“Se non fai quello che diciamo, ti prendi una bella caricata, e ti mettiamo al posto di Big”. È stata questa la minaccia, all’uscita della chiesa, all’autista del carro funebre da parte degli amici di Christian Di Gioia, deceduto a causa di un incidente stradale, lo scorso giugno. Si legge anche questo nell’ordinanza di custodia cautelare, eseguita alle prime luci dell’alba dalla Squadra Mobile della Questura di Bari, con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Compartimento della Polizia Stradale “Puglia”, a cui sono state sottoposte 11 persone del quartiere Japigia di Bari: nello specifico obbligo di dimora nel comune di residenza, divieto di lasciare l’abitazione dalle 20 di sera alle 7, obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Gli indagati, tutti amici di Di Gioia, sarebbero ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di blocco stradale attuato da un centinaio di persone a bordo di numerosissimi motocicli nel quartiere Japigia in occasione del corteo funebre, non autorizzato, per il funerale del 27enne, deceduto a causa di un incidente stradale, lo scorso giugno, a seguito di uno schianto che, secondo la ricostruzione, sarebbe avvenuto dopo un inseguimento scattato poiché il giovane, a bordo di una moto, non si sarebbe fermato all’alt dei carabinieri. Durante il percorso, alcuni dei promotori e dei partecipanti al corteo, oltre a rendersi responsabili di minacce nei confronti dell’autista del mezzo funebre, hanno bloccato le principali strade interessate, transitando, contromano, nei pressi delle mura perimetrali della casa Circondariale di Bari, rendendosi responsabili del reato di blocco stradale, costringendo gli ignari utenti della strada a fermarsi ed attendere il transito del carro funebre. Nei giorni immediatamente successivi, gli investigatori della Squadra Mobile di Bari sono riusciti, dopo la visione di numerose ore di registrazione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza della città, a ricostruire l’intero percorso interessato dai motocicli e ad identificare tutti gli autori del delitto. Nel corso dell’operazione, che ha visto la collaborazione anche di Unità Cinofile e di un elicottero del Reparto Volo di Bari, sono state eseguite mirate perquisizioni domiciliari e sequestri di 5 motoveicoli utilizzati per il blocco stradale, per 4 dei quali verrà richiesta la confisca.
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