Cronaca

Bisceglie: fu bruciato in una roulotte, una telecamera incastra l’autore dell’omicidio nell’autoparco

Omicidio pluriaggravato e incendio doloso, commessi con crudeltà e approfittando della posizione di fragilità della vittima. Sono le pesanti accuse a carico del 37enne biscegliese Carlo Amoruso in relazione all’efferato delitto del 49enne Marino Tatoli, il cui corpo fu rinvenuto completamente carbonizzato all’interno di una roulotte parcheggiata all’interno di un autoparco in via Copenaghen, la sera del 22 maggio scorso. Ad inchiodare Amoruso, arrestato sabato scorso dai Carabinieri su ordinanza del Gip del Tribunale di Trani che ha accolto la richiesta della Procura, l’accurata mappatura delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona: malgrado le quattro videocamere interne all’autoparco fossero fuori uso, infatti, i filmati acquisiti dal dispositivo di registrazione di un’azienda confinante allo stesso hanno consentito di individuare il responsabile, ricostruendo completamente le fasi di quanto accaduto.

Le immagini evidenziano come l’omicida, che da un paio di settimane svolgeva mansioni di custode nell’autoparco ed era di fatto collega della vittima, abbia appiccato l’incendio – del tutto indisturbato con un’azione durata parecchi minuti – attorno al mezzo in cui dimorava Tatoli, utilizzando materiale infiammabile. Le fiamme non hanno lasciato scampo al 49enne, al momento del fatto verosimilmente privo di sensi.

La dinamica è stata illustrata stamani nella conferenza stampa presieduta dal Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti. Al momento resta tutto da chiarire l’esatto movente, oltre alla posizione di altri soggetti che sarebbero stati identificati nell’autoparco prima dell’incendio. Gli inquirenti non escludono alcuna pista. Nell’interrogatorio di garanzia, infine, l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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