Cronaca

Bomba della Seconda Guerra Mondiale recuperata nelle acque del porto di Barletta: è stata fatta esplodere in una cava di Corato

Era stata lanciata in volo durante la Seconda Guerra Mondiale: una bomba d’aereo del peso di 100 libbre, circa 50 chilogrammi, ancora potenzialmente pericolosa. È quella recuperata nel mare di Barletta e fatta brillare in tutta sicurezza dagli artificieri dell’Esercito dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, in collaborazione con il nucleo S.D.A.I. di Taranto, lo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi, e del Gruppo Operativo Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” della Marina Militare.

Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di dragaggio del porto di Barletta. L’ordigno bellico, che si trovava sul fondale, è stato riportato in superficie. Un’opera di bonifica che ha richiesto la piena sinergia tra i militari dell’Esercito e della Marina.

L’attività, particolarmente complessa, è stata coordinata dalla Prefettura della Provincia di Barletta-Andria-Trani ed ha visto la cooperazione di tutte le istituzioni presenti sul territorio.

Una volta portata via dal mare, la bomba è stata trasportata in una cava, nelle campagne di Corato, dove è stata fatta brillare. Le operazioni sono state portate a termine in piena sicurezza e senza nessun tipo di pericolo.  

L’ultimo ritrovamento di residuati bellici in Puglia risaliva al novembre scorso, quando i sommozzatori della Guardia di Finanza di Taranto recuperarono in mare, a largo dell’isola di San Pietro, ben nove ordigni riconducibili al secondo conflitto mondiale. Le bombe, adagiate sul fondale ad una profondità di circa 15 metri, contenevano complessivamente 500 chili di esplosivo.   

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