Lo hanno segregato in una cantina, minacciato di morte mostrandogli un fucile, colpito con un bastone, preso a calci e pugni, e messo una corda attorno al collo sequestrandogli il cellulare in modo che non potesse chiedere aiuto. E’ la storia da film dell’orrore di un cittadino di Cagnano Varano, vittima dei suoi aguzzini, perché si era rifiutato di collaborare con loro nella coltivazione di marijuana. Una vicenda drammatica che ha costretto l’uomo, ormai stremato, a consegnare somme di denaro ai due malviventi che gli chiedevano una cifra rateizzata di 3 mila euro, ovvero l’ammontare del danno subito dai suoi aguzzini dopo aver rifiutato di unirsi a loro nella preparazione della droga.
Poi, il coraggio di denunciare ai Carabinieri quanto stava subendo, e grazie a questa segnalazioni la vittima è riuscita ad incastrarli e farli arrestare. In manette sono finiti un 32enne cagnanese ed un cittadino 23enne del Senegal, con precedenti di polizia. Grazie alla collaborazione coi militari, l’uomo ha preso appuntamento con il 23enne a giugno scorso per consegnarli 150 euro. Appena ricevuta la somma, i Carabinieri sono intervenuti bloccando e arrestando il giovane. Nella colluttazione due militari sono rimasti feriti, se pur in modo lieve. Sottoposto ai domiciliari, il 23enne è poi evaso subendo così la misura della custodia cautelare in carcere. Le indagini dei Carabinieri negli ultimi giorni hanno permesso di mettere le manette anche ai polsi del 32enne, complice del giovane senegalese.
Entrambi ora sono accusati dei reati di estorsione aggravata, sequestro aggravato di persona, lesioni personali aggravate ed evasione. Per la vittima di Cagnano Varano, invece, è la fine di un incubo.