Cronaca

Calciatore del Canosa aggredito, squalificato per 4 mesi il presidente del Foggia Incedit. Il 21enne: “Meriterebbe la radiazione”

Il giudice sportivo ha squalificato per 4 mesi Vito Raimo, presidente del Foggia Incedit, in quanto ritenuto responsabile (si legge nel comunicato ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti Puglia) di aver dato un violento schiaffo al volto di Giovanni Bruno, giovane calciatore del Canosa Calcio. L’episodio è avvenuto nello spazio antistante gli spogliatoi domenica scorsa al termine del match del campionato di Eccellenza tra Foggia Incedit e Canosa, giocato nel capoluogo dauno, e vinto per una rete a zero dai canosini. Per Raimo scatta dunque l’inibizione sino al 17 marzo 2023. Il 21enne di Andria, subito dopo lo schiaffo, è stato trasportato all’ospedale Riuniti di Foggia, dopo aver perso i sensi. Sul posto erano presenti anche i carabinieri che hanno ascoltato il presunto aggressore. Per Giovanni Bruno le tac hanno dato esito negativo ma ad oggi è costretto a portare un collare a causa del forte trauma contusivo al volto e al collo. Il giorno dopo l’aggressione lo abbiamo raggiunto per ascoltare la sua versione dei fatti, circostanze che sono state confermate dal comunicato ufficiale del giudice sportivo, in attesa di ulteriori sviluppi.

Già in partita il nervosismo era palpabile. Lo stesso Bruno è stato espulso dalla panchina, e per lui sono stati decisi due turni di stop. Mentre un assistente dell’arbitro è stato raggiunto da uno sputo lanciato da qualche sostenitore foggiano: il giudice sportivo ha comminato alla società di casa una multa da 200 euro.

A margine della squalifica al presidente del Foggia Incedit, Giovanni si è detto insoddisfatto per l’entità della squalifica. Secondo il giovane centrocampista andriese, Raimo avrebbe dovuto essere radiato dal mondo del calcio. Parole che nascono dalla rabbia per quanto accaduto ma soprattutto dal dolore. Giovanni, infatti, nelle ultime ore si è sottoposto a nuovi accertamenti medici perché, ci riferisce, ancora non si sente bene, il dolore persiste. Insieme ai legali di famiglia sta prendendo in considerazione la possibilità di sporgere denuncia per il grave atto subito al termine della partita.

Resta il rammarico, racconta Giovanni, per l’epilogo sconcertante al termine di un match di calcio che nulla dovrebbe avere a che fare con la violenza.

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