Affidato l’incarico per l’autopsia al Policlinico di Bari si è in attesa dello svolgimento e della successiva restituzione delle salme ai familiari. Poi sarà lutto cittadino ad Andria per la tragica scomparsa dei tre ciclisti del Gruppo Sportivo Avis morti dopo esser stati investiti da una vettura sulla strada provinciale 231 a Terlizzi domenica mattina. L’autopsia sui corpi di Antonio Porro, Sandro Abruzzese e Vincenzo Mantovani sarà svolta all’interno della Medicina Legale ed è stata disposta dalla Procura di Trani nell’ambito delle indagini per omicidio stradale plurimo in cui l’unico imputato è un 30enne originario di Corato che era alla guida della vettura, una Lancia Delta, che ha terminato la sua corsa contro il guard rail. All’uomo è stato sequestrato anche il cellulare per verificare se fosse attivo al momento dell’impatto oltre alla vettura con parabrezza sfondato e parte anteriore destra distrutta. All’uomo sono stati anche eseguiti tutti i test per verificare l’eventuale presenza di alcool o droga nel sangue come atto dovuto mentre le indagini si concentrano anche sulla velocità con cui la vettura stava affrontando quel tratto di strada rettilineo.
Il gruppo di ciclisti, in quel momento, era formato da cinque persone anche se da poco si era staccato, per far rientro a casa, un sesto componente come hanno spiegato i due sopravvissuti Nicola Conversano e Riccardo Guadagno anche loro del gruppo sportivo Avis di Andria. Una comunità completamente sotto shock con messaggi di cordoglio che stanno raggiungendo i familiari e l’associazione andriese di cui i tre ciclisti facevano parte.
Difficile anche raccogliere delle parole dai componenti del consiglio direttivo dell’Avis, di cui sia Porro che Abruzzese, facevano parte. L’associazione ha affidato ad un post su facebook un pensiero raccolti in un “silenzio che esprimesse tutto il grido di dolore che li ha pervasi”. E poi il ricordo delle tre personalità tutte legate con un filo rosso all’Avis, al sociale, alle proprie famiglie ed allo sport su due ruote. Una comunità che ora però attende il rientro a casa delle salme per l’ultimo saluto che probabilmente sarà celebrato all’interno della Cattedrale andriese.



