Avrebbero perpetrato in concorso espedienti maliziosi e ingannevoli che nel corso del tempo sarebbero stati la causa del grave e rapido peggioramento degli uffici del Tribunale di Bari. E’ questa l’accusa rivolta dalla Procura di Bari nei confronti dell’amministratore delegato di Unicredit leasing di Milano, dell’ex amministratrice unica, dell’attuale amministratore unico e dei corappresentanti e coamministratori di fatto della Amec immobiliare. Sono tutti indagati per frode in concorso in pubbliche forniture e nei loro riguardi sono state eseguite nelle scorse ore perquisizioni a Milano, Roma, Rieti e Latina.
L’Amec è la società con sede legale in Roma, autorizzata da Unicredit leasing alla gestione dello stabile che ospita gli uffici del Giudice di pace di Bari, oltre che gli archivi del Tribunale, del Tribunale di Sorveglianza, della Corte d’Appello e della Procura generale di Bari. Stando a quanto riportato dalla Procura, “la condotta inadempiente avrebbe generato l’insalubrità di quei luoghi (per la formazione di muffe), oltre che di concreto pericolo (per le lesioni in pareti, solai e pavimenti, con ripetuti distacchi di porzioni di intonaco) ai danni delle persone che quotidianamente occupano quelle stanze e frequentano quegli uffici”.
La procura sottolinea inoltre la “manifesta inerzia e la reiterata inosservanza, nonostante i richiami ed i solleciti ricevuti affinché fossero pienamente rispettate le condizioni contrattuali, oltre che di principio generale, con riguardo alla necessità di dare esecuzione a specifici ed improrogabili interventi di manutenzione straordinaria”.