Dopo il grande spavento relativo alla caduta in moto dell’agente nel tentativo di inseguire due ragazzini in bici elettrica, in fuga contromano, la Polizia Locale alza l’asticella dei controlli nel centro abitato nel tentativo di individuare tutti i mezzi a pedalata assistita modificati e trasformati in veri e propri ciclomotori. Mezzi che sfrecciano tra i passanti rendendosi pericolosi per l’incolumità pubblica. Il comando andriese lo ha fatto in sinergia con la Questura di Andria che ha messo in campo anche il Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Centrale” di Bari. Sette gli equipaggi di polizia che nella sola serata di giovedì ha fermato ben 51 tra veicoli a motore e biciclette elettriche da cui sono stati elevati svariati verbali per violazioni del Codice della Strada. 115, invece, le persone identificate (di cui un’elevata percentuale gravata da pregresse violazioni al Codice della Strada). Nonostante i controlli su bici elettriche nell’abitato di Andria vadano avanti da mesi, l’attività di contrasto al fenomeno resta piuttosto complicata e non semplice. L’ultimo gravissimo episodio risale al 6 settembre scorso, quando un agente di polizia locale in moto è finito per terra nel tentativo di raggiungere due mezzi a pedalata assistita che fuggivano contromano e sul marciapiede di via Principe Amedeo. Una situazione altamente rischiosa e che avrebbe potuto far male a passanti o danneggiare le auto in transito. Dopo la caduta il poliziotto è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale “Bonomo” per accertamenti. Diverse le contusioni riportate dall’agente che ora, fortunatamente, sta meglio e presto tornerà operativo. Ma davvero tanto spavento, così come la rabbia per quell’uso sconsiderato dei mezzi a pedalata assistita sia da parte di ragazzini che da adulti. L’attività delle forze dell’ordine proseguirà a tamburo battente anche nei prossimi giorni.
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