Oltre 145 anni complessivi di carcere, inflitti a 12 persone, quasi tutte di Cerignola, nell’ambito del processo “Cocktail”, che prende origine dal blitz dei Carabinieri di Foggia e Guardia di Finanza di Bari, coordinati dalla Dda e che all’alba del 16 marzo del 2023 portò all’esecuzione di 24 ordinanze cautelari, delle quali 22 in carcere, 1 ai domiciliari e una sospensione dal servizio per un appuntato dei Carabinieri. Le accuse sono a vario titolo di traffico e spaccio di droga, possesso di armi, di un maxi furto di 14 autovetture a Melfi e di tentato omicidio di un automobilista. Due le assoluzioni: prosciolti il foggiano Massimiliano Lioce e Gioacchino Capocefalo. Per 12 invece sono scattate le condanne nel processo di primo grado concluso al Tribunale di Foggia. La pena più alta, 30 anni, è quella inflitta a Walter Dimmito, ritenuto al vertice di un clan di trafficanti di droga e accusato anche del tentato omicidio di un automobilista per un banale litigio. Trent’anni di carcere sono stati inflitti anche a Leonardo Sciusco. Alleggerita la posizione del carabiniere coinvolto nell’inchiesta, Biagio Bellapianta: per le accuse il militare ricevette 1500 euro da un coimputato per fornire informazioni su indagini relative al maxi furto di auto, del quale sono accusati 6 cerignolani. Per i giudici, però il carabiniere non è stato corrotto ma ha rivelato notizie riservate. Per Bellapianta la condanna è di 1 anno e 4 mesi. I giudici hanno inoltre disposto la confisca di beni nei confronti di 5 imputati per un valore complessivo di 1 milione e 400 mila euro. Altre 15 persone sono state condannate a complessivi 105 anni nel rito abbreviato.



