C’è anche un referente della Sacra Corona Unita all’interno della maxi inchiesta antidroga della Guardia di Finanza di Brescia che ha eseguito 61 ordinanze cautelari tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. 135, nel complesso, gli indagati. Il gruppo avrebbe riciclato i profitti illeciti attraverso un sistema di “fatture per operazioni inesistenti” per oltre 375milioni di euro. Tra gli arrestati c’è anche Vincenzo Bruno, con presunti legami con la Sacra Corona Unita sul territorio di Brindisi. Con lui anche il cassiere del clan al quale è stato sequestrato quasi un milione di euro in contanti. Secondo le indagini, erano in contatto con i vertici dell’associazione con base in Albania e che vendeva cocaina che poi veniva importata in Italia da Olanda e Spagna. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 360 chili di droga. A carico dei soggetti indagati sono stati emessi i provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca per equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 60 milioni di euro. Emersi due gruppi differenti che si sono uniti: uno italo-cinese e uno albanese. I secondi gestivano la droga e i primi riciclavano il denaro.
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