Avrebbe preteso la somma di 10mila euro da un imprenditore, minacciando di morte lui e la sua famiglia. Con questa accusa è finito di nuovo in carcere l’ex boss di Trani, Salvatore Annacondia. L’uomo, oggi 67enne, è stato arrestato nel corso di un’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Fermo, scattata dopo la denuncia della vittima.
Annacondia (anche noto come “Manomozza”, per via di un incidente di pesca che gli è costato una mano, avvenuto quando era adolescente) da tempo vive nelle Marche. Ritenuto boss indiscusso della criminalità organizzata pugliese tra gli anni ’80 e ’90, a lui sono attribuiti oltre 70 omicidi.
Il sospetto della Procura di Macerata, che coordina l’indagine, è che il vecchio boss, dopo aver “rigato dritto” per alcuni anni, diventando anche collaboratore di giustizia, possa essere tornato sulla strada della malavita. Il dubbio degli inquirenti è infatti che l’estorsione all’imprenditore non sia un caso isolato.
Dopo la presunta richiesta di denaro, la vittima si è rivolta agli agenti della Questura di Fermo che, vista la situazione, hanno consigliato all’imprenditore di fingere di acconsentire al ricatto.
Stabilito il luogo della consegna, a Civitanova Marche, i poliziotti si sono appostati e, una volta arrivato Annacondia per ritirare i soldi, gli hanno messo le manette ai polsi.
L’ex boss tranese è stato richiuso in carcere, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.