Quattro coltellate che hanno raggiunto la vittima all’addome, senza lasciare scampo. Così è morta Teresa Di Tondo, la 44enne uccisa, domenica pomeriggio, all’interno della sua abitazione, alla periferia di Trani, per mano del compagno Massimo Petrelli, 52 anni, che dopo il delitto si è tolto la vita. A rivelarlo è l’autopsia, eseguita ieri dal professor Davide Ferorelli presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.
L’esame autoptico conferma l’ipotesi avanzata fin dall’inizio dai Carabinieri, che stanno conducendo le indagini sull’accaduto, coordinati dalla Procura di Trani.
Gli inquirenti tuttavia rimangono ancora in attesa dei risultati degli accertamenti istologici, che potrebbero far emergere ulteriori elementi sul tragico fatto di sangue.
L’omicidio potrebbe essere avvenuto al culmine di un litigio di coppia, con il 52enne che, dopo essersi reso conto di aver ucciso la convivente, si è legato una corda intorno al collo, impiccandosi ad un albero in giardino, sul retro della villetta. Un’aggressione feroce e improvvisa ma non si esclude che la donna abbia cercato di difendersi, prima di soccombere ai fendenti mortali.
I funerali di Teresa Di Tondo saranno celebrati, con tutta probabilità, domani pomeriggio, alle ore 16, presso la chiesa di san Magno, mentre per l’uomo sarebbe prevista solo una benedizione nella cappella di famiglia nel cimitero comunale. A Trani sarà lutto cittadino: in Comune sventoleranno bandiere a mezz’asta in concomitanza con le esequie.
Intanto si è messa in moto la macchina della solidarietà per aiutare Francesca, la figlia 17enne della coppia, ormai orfana dei genitori. Su iniziativa di una delle tante amiche della ragazza, è partita sui social una raccolta fondi per donare alla giovane una somma di denaro, che potrà essere incassata al compimento della maggiore età. Un piccolo gesto per esprimere vicinanza alla terza vittima di questa tragedia, rimasta sì in vita, ma segnata per sempre.