Cronaca

Femminicidio a Carlantino, il processo rischia di saltare per l’incapacità processuale dell’indagato

Una comunità che resta a distanza di un anno e mezzo ancora scossa e un processo che rischia di saltare per incapacità processuale dell’indagato. La storia è quella relativa ad un femminicidio avvenuto il 9 marzo del 2023 a Carlantino, un comune con poco meno di mille anime, adagiato lungo una collina del fiume Fortore, in provincia di Foggia. In quella data un 55enne del posto, Antonio Carrozza, uccise con decine di coltellate, la moglie, la 45enne Petronilla De Santis prima di tentare il suicidio, lanciandosi dal balcone della casa coniugale. Ora quel processo rischia di andare a farsi benedire: due perizie, una del pubblico ministero e l’altra di parte, hanno riconosciuto l’incapacità processuale dell’indagato, motivo per il quale Procura della Repubblica e difesa hanno chiesto alla Corte d’Assise del Tribunale di Foggia la sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell’indagato. L’incapacità processuale emerse già nell’udienza precedente, portando al rinvio in attesa di una nuova consulenza. Ora la Corte, acquisendo le perizie, stabilirà il da farsi il prossimo 13 dicembre. Antonio Carrozza, per quanto stabilì una prima perizia richiesta dal Gip durante l’incidente probatorio, non era pienamente capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio. A tutto questo si aggiunge ora l’incapacità processuale dell’uomo che a questo punto rischia di mettere fine al procedimento o, in alternativa, potrebbe portare alla sospensione per sei mesi del processo ed eventualmente provvedere alla verifica della ritrovata capacità processuale di Carrozza o ancora disporre una perizia che valuti lo stato dello stesso. L’uomo, accusato di omicidio volontario, è attualmente ristretto in una Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica.

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