Una comunità vestita a lutto ha salutato ieri, per l’ultima volta, Lucia Chiapperini, la 74enne massacrata dal marito a colpi di forbici, il 18 aprile scorso, nella loro abitazione di Mariotto. I funerali della donna si sono tenuti, nel pomeriggio, nella frazione bitontina, presso la chiesa della Madonna dell’Addolorata. A celebrare il rito funebre, il parroco del borgo, don Francesco Ardito, che ha ricordato, nel corso dell’omelia, l’estremo sacrificio compiuto dalla vittima, “uccisa nel tentativo di salvare suo marito dalle tenebre della falsità, del sospetto e dell’egoismo che offuscavano la sua mente ed il suo cuore”. In una chiesa gremita di persone, interdetta alle telecamere, parenti, amici e conoscenti della donna, si sono stretti attorno ai familiari. Il loro dolore manifestato con un rispettoso silenzio, spezzato solo da un lungo, commosso applauso, che ha accolto il feretro al termine della cerimonia, mentre decine di palloncini bianchi venivano liberati in cielo. Un dolore condiviso anche dall’amministrazione comunale di Bitonto, e dal sindaco Francesco Paolo Ricci, che ha proclamato in lutto cittadino in occasione delle esequie.
Così Mariotto ha detto addio alla povera Lucia: un segno di vicinanza, come quella già espressa lo scorso 29 aprile dalla comunità locale, scesa in piazza per prendere parte ad una marcia silenziosa in memoria della donna, chiedendo giustizia per lei e per le tante, troppe vittime di femminicidio.
L’assassino, il 75enne Vincenzo Visaggi, avrebbe agito nella convinzione che la moglie lo avesse tradito, al punto da dubitare di essere il padre dei propri figli. Un sospetto che si è trasformato in follia omicida, quando ha impugnato le forbici ed ha colpito la 74enne decine di volte, al culmine dell’ennesimo litigio, per poi tentare di togliersi la vita, senza successo. L’uomo è tuttora rinchiuso in carcere, su disposizione del magistrato inquirente, che ritiene fondata l’ipotesi di reiterazione del reato ai danni di altri familiari.



