Fine pena mai. Dovrà scontare il carcere a vita Luigi Leonetti, il 53enne andriese ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie, Vincenza Angrisano, di 42 anni, uccisa a coltellate il 28 novembre 2023 nella loro abitazione, a circa 3 chilometri da Andria. Così ha stabilito la Corte d’Assise di Trani, che ha condannato l’uomo all’ergastolo, così come richiesto dalla Procura, che aveva chiesto per lui anche l’isolamento diurno per sei mesi.
La vittima venne colpita con diverse coltellate al torace e all’addome, mentre in casa erano presenti anche i due figli della coppia, di 6 e 12 anni.
Dopo l’efferato delitto, era stato lo stesso Leonetti a chiamare i soccorsi, riferendo di aver colpito la donna a morte. Al loro arrivo, gli operatori del 118 trovarono la 42enne già senza vita, riversa sul pavimento del bagno in una pozza di sangue.
L’uomo venne arrestato e da allora si trova in carcere con l’accusa di omicidio, maltrattamenti in famiglia e lesioni colpose.
Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Trani, avevano evidenziato un contesto familiare segnato da forti tensioni e violenze. L’omicidio sarebbe scaturito dopo che la moglie aveva manifestato al marito la volontà di porre fine alla loro relazione coniugale e di andare via di casa.
Al momento della lettura della sentenza, l’imputato non era presente in aula. La difesa, rappresentata dall’avvocato Savino Arbore, nella sua lunga arringa ha puntato tutto sulla tesi del delitto d’impeto. La Corte, presieduta dal giudice Francesco Zecchillo, ha però ritenuto che l’azione violenta fu volontaria e pianificata, infliggendo il massimo della pena. Il legale di Leonetti ha già annunciato l’intenzione di presentare appello, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza.



