Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, è stato rinviato a giudizio insieme ad altre tre persone per concorso in abuso d’ufficio e falso ideologico nella vicenda relativa alla delibera di giunta (approvata il 6 settembre 2016) con cui si stabiliva di procedere con il recupero dei crediti vantati dal comune di Trani nei confronti della società Le lampare, per canoni non pagati relativi alla locazione del bene. In quella delibera l’amministrazione chiedeva alla società concessionaria circa 230mila euro stralciando per compensazione altri 60mila euro che la stessa società aveva speso per far fronte ad alcuni lavori di manutenzione dell’immobile di proprietà comunale. Questa procedura è stata contestata dalla Procura di Trani che ha quindi chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per il sindaco Bottaro, il responsabile dell’avvocatura comunale, Michele Capurso, l’ex dirigente del settore patrimonio, Giovanni Didonna ed il rappresentante legale della società Le Lampare Sas, Antonio del Curatolo. Nella vicenda erano indagati con le stesse accuse gli ex assessori Debora Ciliento, Grazia Distaso, Raffaella Bologna, Giovanni Capone e Luca Lignola, tutti assolti in rito abbreviato. Bottaro e gli altri tre indagati hanno scelto invece il rito ordinario. Il primo cittadino tranese, alla luce delle assoluzioni in abbreviato, si è detto ancor più fiducioso sull’esito e la correttezza della vicenda. L’udienza è fissata per il prossimo 8 maggio.
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