Ha cominciato oggi ufficialmente il suo lavoro la commissione d’accesso, nominata dal Viminale, che dovrà verificare le presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari e decidere sull’eventuale scioglimento del consiglio comunale.
La commissione è composta dal presidente Claudio Sammartino, Prefetto in pensione; Antonio Giannelli, viceprefetto e Pio Giuseppe Stola, maggiore della SCICO, il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza.
Gli accertamenti sono partiti con la lettura del voluminoso fascicolo della DDA di Bari in cui sono contenute le accuse che hanno portato, il 26 febbraio scorso, all’arresto di 130 persone, tra le quali la consigliera comunale Carmen Lorusso e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, accusati di voto di scambio politico-mafioso in occasione delle elezioni amministrative del 2019.
Anche l’amministrazione comunale ha prodotto un dossier di migliaia di pagine con tutte le attività antimafia svolte del Comune, guidato dal sindaco Antonio Decaro.
La commissione potrà chiedere altra documentazione e fare audizioni. I tre commissari hanno tre mesi di tempo, prorogabili a sei, per fare una relazione da consegnare al Prefetto che, solo a quel punto, dovrà tirare le conclusioni e formulare una proposta al Ministro dell’Interno.