È tornato in libertà l’ex sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, arrestato il 4 aprile scorso, con l’accusa di corruzione elettorale, in occasione delle elezioni amministrative del 2021. Il Tribunale del Riesame di Bari ha infatti disposto la revoca dei domiciliari nei confronti dell’indagato, oltre che della misura dell’obbligo di dimora per la moglie Gaetana Lanotte ed il figlio Francesco Donatelli.
La misura cautelare venne disposta nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Bari relativa ad una presunta associazione a delinquere finalizzata alla compravendita di voti, che sarebbe stata promossa e diretta dal fondatore del movimento politico “Sud al Centro” Sandro Cataldo, anche lui arrestato ed in attesa della pronuncia del Riesame circa la revoca dei domiciliari. L’associazione, secondo l’accusa, avrebbe inquinato non solo le elezioni comunali di Triggiano ma anche quelle di Grumo Appula del 2020 e perfino le regionali, sempre del 2020.
Cataldo è il marito dell’ex assessore regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, dimessasi dalla carica e indagata a piede libero. Anche il sindaco Donatelli, a seguito dell’inchiesta, dimesso per poi essere sospeso dalla Prefettura. È inoltre stata disposta la sospensione del consiglio comunale di Triggiano, con la nomina di un viceprefetto, Giuseppina Ferri, per la gestione temporanea del Comune.