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Cronaca

“La discarica Cobema ha inquinato per anni”, incidente probatorio sull’impianto di Canosa

La discarica di rifiuti speciali “Cobema”, a Canosa di Puglia, ha causato nel corso degli anni, un diffuso fenomeno di inquinamento ambientale, con copiosa presenza di percolato che, è stato accertato, si trova sia al di sotto della discarica che lungo i fianchi, e si è riversato in direzione degli uliveti circostanti.

È quanto emerge dall’incidente probatorio disposto dal G.I.P. del Tribunale di Trani, richiesto ed ottenuto dalla Procura di Trani, nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza a carico dei due legali rappresentanti dell’impianto. Entrambi sono indagati per i reati di inquinamento ambientale ed omessa bonifica.

 Lo stato di inquinamento, si legge in una nota della Procura, è determinato dalla accertata condizione di non impermeabilità della discarica chiusa dal 2005 e, in base a quanto emerso, abbandonata dal gestore. La Procura di Trani ha anche ipotizzato l’omessa adozione di misure di prevenzione.

Secondo gli accertamenti del perito “il fondo della discarica attualmente non risulta impermeabile” e “l’infiltrazione delle acque meteoriche nel corpo della discarica non fanno altro che formare nuovo percolato”.

Parti offese nel procedimento sono il Ministero della Transizione Ecologica e la Regione. Risulta costituito come persona offesa anche il Comune di Canosa di Puglia.

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