Danni incommensurabili, tanta paura e anche il rischio di un potenziale allarme ambientale, se è vero che il Comune di Manfredonia, stamane, sui propri profili social ha raccomandato la popolazione di evitare l’uscita dalle proprie abitazioni, di tenere porte e finestre chiuse ed evitare sport all’aperto. Raccomandazioni valide soprattutto per le categorie più fragili, il tutto in attesa che l’Arpa completi il monitoraggio relativo alla qualità dell’aria. Il giorno dopo il vasto incendio che ha incenerito l’Oasi Lago Salso, una delle riserve naturali più importanti d’Europa, collocata alle porte della città sipontina, non è solo quello della conta dei danni ma anche di un’emergenza che non si arresta. Le fiamme hanno percorso circa 800 ettari di terreno, compromettendo parte dell’ecosistema locale, con la minaccia di estensione alle aziende agricole e zootecniche dell’area. Diverse le squadre di Vigili del Fuoco e di volontari impegnati ininterrottamente sul posto, dove è stato necessario ricorrere anche a due Canadair per le operazioni di spegnimento dall’alto. Il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, ha predisposto la chiusura al traffico della provinciale 141, nel tratto compreso tra Manfredonia e Zapponeta. Ma i roghi sembrano non conoscere soste: un altro incendio si è sviluppato nei pressi della pineta costiera di Siponto mentre nei giorni scorsi il fuoco ha colpito l’area degli ex Bagni Romagna, dove sono state incendiate ecoballe sversate illegalmente nei mesi scorsi. Episodi che lasciano presupporre la matrice dolosa e sui quali saranno le indagini a stabilire eventuali responsabilità e colpevoli di quello che appare come un vero e proprio disastro.
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