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Cronaca

MARGHERITA DI SAVOIA | Omicidio Palmitessa, l’arrestato era stato tra gli autori del tentato omicidio di Michele Caputo nel 2011

Tre settimane di appostamenti, raccolta di indizi, studio del territorio. Tanto hanno impiegato i Carabinieri del Gruppo di Trani, coadiuvati anche da personale del ROS, per arrivare all’arresto di Francesco Valentino, 51enne di Margherita di Savoia noto negli ambienti criminali come “Franco Salatidd”.

Sarebbe stato lui a esplodere i due colpi di pistola che hanno ammazzato nel tardo pomeriggio dello scorso 20 aprile in piazza Libertà a Margherita il 26enne Antonio Palmitessa, tornato in libertà 20 giorni prima. Valentino aveva trovato rifugio grazie ad alcune conoscenze in via di definizione in un appartamento del quartiere Barberini, area densamente popolata della città.

Sin dal giorno successivo all’omicidio le attenzioni dei militari erano andate nella direzione del profilo del 51enne, pluripregiudicato con numerosi precedenti per traffico di stupefacenti e già condannato in primo grado per concorso nel tentato omicidio di Caputo Michele, avvenuto il 9 luglio 2011, nel parcheggio adiacente al lido Palm Beach di Margherita di Savoia. Il quadro indiziario raccolto grazie alle indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trani, della Sezione Operativa della Compagnia di Barletta e della Stazione di Margherita di Savoia ha permesso di ricostruire la dinamica degli eventi e identificare Valentino come autore materiale dell’uccisione.

A capo di una famiglia dedita al traffico di droga – suo fratello Cosimo Damiano era stato arrestato nel 2019 nell’Operazione Salus”, che aveva sventato un’organizzazione dello spaccio di droga in città, Valentino era già noto alle forze dell’ordine nel contesto di contrapposizione tra i gruppi “Gallone-Carbone” e “Miccoli-De Rosa”, storicamente contrapposti e operanti sul territorio ofantino. Famiglie ben note anche a Palmitessa, che era cugino di primo grado di Giuseppe Lafranceschina il 43enne freddato per strada a Trinitapoli il 3 giugno del 2020 mentre era in sella a una bicicletta a pedalata assistita e da sempre vicino ai Gallone-Carbone e che in passato era stato anche arrestato in associazione con rapine con con il gruppo De Rosa.

Lo stesso Palmitessa era attivo nel traffico di stupefacenti e non si può escludere che sia stata questa la ragione che ha portato al delitto, il cui movente non è ancora chiaro. Non si trovano associazioni al momento invece tra il ferimento di un 21enne avvenuto il 20 dicembre 2019 in piazza Castello a Barletta per mano di Palmitessa e l’omicidio di piazza Libertà.

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