Cronaca

Maxi frode fiscale per favorire mafia e camorra: tra gli arrestati anche tre foggiani

Ci sono anche tre uomini di origine foggiana tra gli arrestati nel blitz “Moby Dick”, l’operazione che ha coinvolto gli uffici della procura europea di Milano e Palermo e che ha smantellato un’associazione per delinquere finalizzata alle frodi fiscali e al riciclaggio, aggravata dal metodo mafioso. Complessivamente sono 47 le misure cautelari eseguite, con sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni di euro e ricostruite false fatturazioni per 1 miliardo e 300 milioni di euro. 34 i provvedimenti restrittivi in carcere, 9 ai domiciliari, 4 invece le misure interdittive a carico degli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei relativi profitti. Tra gli arrestati, come detto, tre uomini di origine foggiana: si tratta del 53enne manfredoniano Pasquale Rinaldi e di due foggiani residenti ad Orta Nova, Gianfranco e Vito Colamussi, rispettivamente di 43 e 47 anni. Per Rinaldi si sono spalancate le porte del carcere, gli ultimi due sono stati posti ai domiciliari. Nel mirino degli inquirenti diverse società, tra cui una riconducibile a Rinaldi, la Webbin Srl di Manfredonia e due società di Orta Nova, la GFC Informatica e la Megabit Store. Per i vertici del gruppo il giudice ha riconosciuto l’aggravante di aver agevolato consorterie criminali camorristiche e mafiose.

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