Minacce di morte in famiglia e una sparatoria in pieno giorno. Due episodi violenti, avvenuti a Barletta nel giro di poche settimane, che potrebbero essere collegati. Al centro di entrambe le vicende c’è un nome già noto alle forze dell’ordine: Leonardo Francavilla, 30 anni, condannato in passato a due anni di carcere per lesioni gravi.
Il primo episodio sarebbe avvenuto circa due settimane fa in via Pisacane, alla periferia di Barletta, dove Francavilla avrebbe sparato quattro colpi di pistola contro la porta d’ingresso di un appartamento di un condominio. All’interno c’erano la madre del 30enne e il suo compagno, entrambi raggiunti da minacce rivolte anche con l’utilizzo dell’arma. La Polizia ipotizza una vicenda degenerata in ambito familiare ma le indagini sono in corso per acquisire ulteriori elementi. Pochi giorni dopo, un nuovo episodio ha però riacceso l’attenzione sulla figura del trentenne barlettano. Venerdì scorso, sul braccio di Levante, Francavilla è rimasto coinvolto in una sparatoria. Ferito alla coscia da un colpo di arma da fuoco, ha riportato lesioni guaribili in trenta giorni. Gli inquirenti sono ora al lavoro per capire se ci possa essere un collegamento tra i due episodi. Se, dunque, la sparatoria sul molo di Levante sia riconducibile ad un regolamento di conti oppure ad una ritorsione per le minacce in ambito familiare. Gli investigatori non escludono alcuna pista. Intanto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, Francavilla è stato sottoposto a fermo con l’accusa di minacce gravi e detenzione illegale di arma da fuoco.



