Aggiornamenti sull’identità dei componenti del branco ancora non ci sono, la Polizia Locale sta continuando a visionare le telecamere di sorveglianza, e intanto quella brutale aggressione della serata di Ognissanti ad Andria, nei pressi della villa comunale, fa discutere soprattutto sui temi sicurezza e baby gang. Delle quattro vittime, tutte minorenni e di nazionalità straniera, due sono finite all’ospedale “Bonomo” per accertamenti. Hanno 16 anni e sono di nazionalità egiziana. Sono stati loro ad avere la peggio quando il branco è entrato in azione. Un gruppo composto tra i venti e i trenta giovani, tutti a volto coperto e armati di bastoni. I quattro minorenni sono seguiti da due distinte cooperative d’accoglienza di Andria, due per ciascuna, e hanno regolare permesso di soggiorno. L’atto di violenza è stato condannato da più parti. L’assessore alla Polizia Locale Pasquale Colasuonno, dopo aver raggiunto in ospedale i due minorenni che hanno avuto la peggio, ha parlato di un possibile «movente razziale», e se così fosse «sarebbe gravissimo e nauseante», ha sottolineato. Viviana Di Leo, assessore alle Politiche Giovanili, ha suggerito due linee di intervento: «la prevenzione, attivando percorsi di legalità» e investire sulla «sicurezza, aumentando non solo l’organico, ma anche i sistemi di monitoraggio del territorio». Condanna anche da parte della consigliera regionale andriese del M5S e delegata alle Politiche Culturali, Grazia Di Bari, che ha invitato ad una «profonda riflessione». Di Bari si è soffermata sull’escalation di episodi registrati ad Andria negli ultimi giorni. L’aggressione in villa comunale, infatti, «avviene a distanza di una settimana da quanto successo a un diciottenne aggredito per due giorni di seguito per il suo orientamento sessuale – ha sottolineato la consigliera andriese -. Alla luce di quanto sta succedendo auspico che vengano calendarizzate al più presto le audizioni richieste in Commissione regionale antimafia sulla sicurezza ad Andria, del Capo della Procura di Trani Renato Nitti e della sindaca di Giovanna Bruno». Duro il commento di Gaetano Scamarcio, referente del movimento giovanile Generazione Catuma: «Quello che è accaduto conferma che tra le tante criticità che questa amministrazione ha apportato alla città, la mancata sicurezza è forse quella più marcata – ha detto Scamarcio -. Il tutto a pochi giorni dalla visita del Ministro dell’Interno Piantedosi. Andria – ha concluso – assomiglia sempre più a Gotham City».
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