Cronaca

MOLFETTA | Tangenti in cambio di appalti comunali, al via gli interrogatori dei 16 arrestati

Sono cominciati gli interrogatori di garanzia dopo gli arresti eseguiti, tre giorni fa, su ordine della Procura di Trani, nell’ambito di un’inchiesta per delle presunte tangenti legate ad appalti del Comune di Molfetta.

16 le persone finite in manette (10 poi trasferiti in carcere e 6 ai domiciliari) tra ex assessori, consiglieri comunali, funzionari, progettisti ed imprenditori: rispondono a vario titolo dei reati di turbativa d’asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato.

Tra questi spicca il nome di Mariano Caputo, assessore sia con il sindaco di centrodestra Azzollini, sino al 2012, e poi con l’attuale sindaco di centrosinistra Minervini, anche lui coinvolto nell’inchiesta.

L’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. “La sua posizione sarà chiarita – ha comunicato il suo legale, all’uscita del carcere, dove si è svolto l’interrogatorio.

Hanno risposto invece alle domande dei magistrati gli imprenditori Riccardo Di Santo, Andrea Ladogana, Valerio Di Gregorio e Domenico Tancredi. Nelle prossime ore sarà invece la volta del funzionario Orazio Lisena e dell’ex consigliere comunale Anna Laura Castriotta.     

L’indagine, seguita dai pm di Trani Francesco Tosto e Francesco Aiello, con la supervisione del procuratore Renato Nitti, riguarda alcuni appalti per interventi di riqualificazione, come la risistemazione stradale delle piazze Aldo Moro e Immacolata, della Cittadella degli Artisti, la messa in sicurezza delle ciminiere dell’ex cementificio ma anche il monitoraggio ambientale del porto e la realizzazione del nuovo stadio di atletica leggera.

I lavori, secondo l’ipotesi dell’accusa, venivano affidati dietro il pagamento di somme di denaro ma, alle volte, le tangenti si traducevano anche in regali costosi, come computer e smartphone di ultima generazione.

Vedi anche

Back to top button