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Cronaca

Morti sospette tra i pazienti di un hospice del Foggiano, 16 decessi in quattro mesi: disposta la riesumazione. Si cercano tracce di un farmaco

Morti sospette sulle quali la Procura ha intenzione di vederci chiaro. Si cercano tracce di “Midazolam”, un farmaco utilizzato come sedativo, nei corpi di sedici pazienti ricoverati e poi deceduti nell’hospice di Torremaggiore, in provincia di Foggia, tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio 2023. Decisamente troppi in appena quattro mesi.

I magistrati foggiani hanno disposto l’autopsia e l’esame tossicologico, nell’ambito di una inchiesta per il reato di omicidio volontario, a carico di un dipendente della stessa struttura sanitaria. Le indagini sono coordinate dal procuratore Ludovico Vaccaro e dal pubblico ministero Antonella Giampietruzzi. L’ipotesi è che le morti sospette possano essere collegate proprio all’assunzione di Midazolam, una benzodiazepina ad azione molto rapida, somministrabile per via endovenosa, orale e intranasale.

Le prime riesumazioni sono avvenute già nella giornata di lunedì 24 aprile. Altre sono state fissate per il 2 e il 5 maggio prossimi. Le autopsie, che verranno effettuate presso l’ospedale di San Severo, dovranno accertare l’effettiva presenza del farmaco sotto accusa nei corpi dei pazienti, e stabilire se ci sia o meno una correlazione con i decessi. I medici legali incaricati avranno 90 giorni di tempo per depositare le perizie.

La notizia dell’indagine avviata della Procura, è stata immediatamente commentata dalla Asl di Foggia che, attraverso una nota, si dice fiduciosa nell’operato degli inquirenti.

“Come di consueto abbiamo offerto e offriremo alla magistratura la più completa disponibilità – è riportato nel comunicato dell’azienda sanitaria – anche al fine della ricerca della verità, per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso. La Asl – è specificato – ha in corso tutte le procedure utili alla salvaguardia di pazienti e dipendenti”.

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