153mila euro: è questa la somma che la ASL di Bari dovrà versare ai genitori di una neonata, deceduta 20 anni fa, all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” del capoluogo, ad appena 18 giorni dalla nascita.
Così ha stabilito il Tribunale di Bari, giudice monocratico Gianluca Tarantino, condannando l’azienda sanitaria a risarcire i familiari della piccola, nata con una malattia cardiaca e che, in base a quanto emerso dal procedimento, sarebbe stata sottoposta in ritardo ad un intervento chirurgico necessario, che avrebbe dovuto essere eseguito subito dopo la diagnosi corretta, fatta al momento dell’arrivo in ospedale.
Invece, secondo quanto ricostruito, la bambina venne operata solo dopo due giorni. Ad aggravare la situazione – evidenzia l’avvocato che ha assistito i genitori, Ettore Gorini – un’infezione causata da un batterio, contratta dalla neonata proprio in ospedale, a seguito della ventilazione polmonare, e che portò successivamente alla morte della piccola.
La causa è stata avviata nel 2016 e si è conclusa il 18 ottobre 2024. La struttura pediatrica “Giovanni XXIII”, ora annessa al Policlinico di Bari, all’epoca dei fatti faceva riferimento all’ospedale “Di Venere”.
Il risarcimento – ha comunicato il legale della famiglia – non è ancora stato liquidato.