È deceduto nella notte tra sabato e domenica, nell’Ospedale di Foggia, il 45enne ferito da almeno due colpi di fucile nella tarda serata di venerdì 2 agosto in via Luigi Sbano. Mentre era in compagnia di alcuni amici, la vittima – Giacomo Mongiello, incensurato – sarebbe stato avvicinato da un soggetto a bordo di una bici che ha aperto il fuoco ferendolo al braccio sinistro. Le urla provenienti dalla strada e i colpi d’arma da fuoco avevano attirato le attenzioni dei residenti facendo scattare immediatamente l’allarme con il relativo intervento degli operatori del 118.
Trasportato in ospedale in gravi condizioni, con un’abbondante perdita di sangue, dopo esser stato medicato in Pronto Soccorso, era stato sottoposto immediatamente a un delicato intervento chirurgico alla milza, in quanto le schegge dei proiettili avevano raggiunto l’addome. Ricoverato in prognosi riservata nel reparto della Rianimazione, Mongiello ha lottato tra la vita e la morte per diverse ore, ma non ce l’ha fatta. La Polizia indaga sul movente. Non si esclude una cruenta rivalsa per un debito che la vittima non avrebbe onorato, ma in queste ore si fa strada l’ipotesi di un’esecuzione legata al altri motivi.
Sul grave episodio di sangue è intervenuta nelle ultime ore anche la sindaca del capoluogo dauno, Maria Aida Episcopo. “L’agguato in via Sbano ha riacceso l’allarme sulla deriva violenta e distorta che va ovunque adeguatamente considerata, contrastata e debellata. Lo Stato è tuttavia presente, in costante contatto e condivisione. Confido nell’operato delle forze dell’ordine per fare luce sul delitto che ha macchiato di sangue una strada della nostra città, ribadendo che da parte dell’amministrazione comunale l’attenzione per la sicurezza e la legalità è prioritaria, e non ammette cali di tensione”, conclude il primo cittadino di Foggia, che esprime la propria vicinanza ai familiari di Mongiello.