Fermo convalidato per il 29enne Onofrio de Pasquale, colui che ha ammesso di aver ucciso a coltellate il 23enne Dario De Gennaro giovedì scorso a Molfetta nell’appartamento in ristrutturazione al primo piano di via Immacolata 27, di proprietà di De Pasquale. Il 29enne è stato sottoposto ad interrogatorio dinanzi al gip del tribunale di Trani, accompagnato dai suoi legali. Ha risposto a tutte le domande. Al momento è accusato di omicidio volontario. Quel pomeriggio di giovedì 15 febbraio i due hanno litigato poi il 29enne ha preso un coltello e inferto una serie di colpi alla vittima, procurandogli la morte. Il cadavere del 23enne è rimasto in casa di De Pasquale per 24 ore prima che si costituisse ai carabinieri ammettendo ciò che aveva fatto. Il motivo della lite sfociata nell’omicidio sarebbe da ricondurre a questioni legate alla gestione dello spaccio di stupefacenti in città. Ma non è tutto. Secondo gli inquirenti, infatti, il 29enne reo confesso inizialmente aveva intenzione di far sparire il cadavere di De Gennaro. Nella stessa abitazione gli investigatori hanno trovato il coltello utilizzato per colpire la vittima e alcune dosi di droga.
Intanto il presidio Libera di Molfetta ha annunciato una marcia per la non violenza e la legalità che avrà luogo in città mercoledì 21 febbraio alle ore 19, iniziativa promossa da tre parrocchie molfettesi (Immacolata, San Domenico e San Gennaro). Partirà dal sagrato della chiesa di San Domenico con arrivo in piazza Immacolata a pochi metri di distanza dal luogo dell’omicidio di Dario De Gennaro.