Cronaca

Omicidio del giovane barlettano Michele Cilli: confermate le condanne di primo grado per Sarcina e Borraccino

Sono state confermate le condanne inflitte in primo grado per l’omicidio di Michele Cilli, il 24enne barlettano di cui si sono perse le tracce nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2022, ed il cui corpo non è mai stato ritrovato.

Così hanno deciso i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Bari, che hanno confermato la condanna a 18 anni ed 8 mesi di reclusione per il 35enne Dario Sarcina, accusato di omicidio volontario, e a 5 anni e 8 mesi per il 35enne Cosimo Damiano Borraccino, che risponde invece di soppressione di cadavere.  

Nelle motivazioni della sentenza del processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato, emessa il 30 marzo dello scorso anno, viene evidenziato che “il delitto di Michele Cilli si può collocare senza ombra di dubbio nell’ambito del controllo delle piazze di spaccio di Barletta, gestite dal clan Sarcina”.

La notte della scomparsa Michele Cilli si trovava in un bar del centro di Barletta e venne visto allontanarsi a bordo dell’auto di Sarcina. Le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza ripresero il tragitto della vettura, il suo ingresso in un garage di via Ofanto, e poi l’ultimo spostamento verso l’abitazione di Borraccino. Le ricerche del giovane andarono avanti per diverse settimane ma senza successo.

Per il Gup del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, “la mancata scoperta del corpo del 24enne, e le modalità esecutive dell’omicidio, qualificano in modo negativo la condotta contestata a Sarcina, esaltandone la capacità criminosa, la freddezza nell’ideazione, la precisione nell’esecuzione e infine, l’efficacia nella soppressione del cadavere”.

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