Condanna all’ergastolo per il 28enne Michele Notarangelo e complessivi ventiquattro anni di carcere per gli altri indagati, tra cui figura l’ex boss di Vieste, oggi collaboratore di giustizia, Marco Raduano. È la richiesta del pubblico ministero della DDA di Bari, Ettore Cardinali, nei confronti dei cinque imputati (stralciata la posizione di un sesto indagato nel frattempo deceduto in un agguato di mafia) nel procedimento per l’omicidio di Giambattista Notarangelo, il 46enne di Vieste ucciso il 6 aprile del 2018 nel comune garganico, in località Palude Mezzane. Oltre a Marco Raduano e Michele Notarangelo, figurano tra gli indagati Michele Lapacciana, Orazio Coda e Danilo Pietro Della Malva. Gli ultimi due, come Raduano, hanno scelto di pentirsi. Il processo proseguirà il prossimo 6 dicembre.