Non ci sarà rito abbreviato e dunque nessuno sconto di pena in caso di condanna per Ilyas Abid e Michele Dibenedetto, i due giovani accusati dell’omicidio volontario di Claudio Lasala, il 24enne accoltellato a Barletta la notte tra il 29 e il 30 ottobre del 2021. Lo ha stabilito il giudice Anna Lidia Corvino, rinviando a giudizio i due indagati e respingendo la richiesta di rito alternativo avanzata dagli avvocati al termine dell’udienza preliminare celebrata questa mattina nel tribunale di Trani. Il gup ha ritenuto sussistente la circostanza aggravante dei futili motivi. Si sono costituiti parte civile nel processo la famiglia Lasala, il Comune di Barletta e il titolare del locale in cui è nato il diverbio tra la vittima e i suoi aggressori. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, la sera prima di morire Lasala si sarebbe rifiutato di offrire un drink al 21enne Michele Dibenedetto. Ne sarebbe nata una discussione, proseguita all’esterno del locale, conclusa tragicamente con una coltellata all’addome sferrata dall’allora 18enne Ilyas Abid. Lasala morì dopo poche ore all’ospedale Dimiccoli di Barletta. In fase di interrogatorio, Dibenedetto ha ammesso di aver avuto uno scontro fisico con la vittima ma negato qualunque coinvolgimento nell’accoltellamento mortale seguito al litigio. Ilyas Abid si è invece avvalso della facoltà di non rispondere.
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