Cronaca

Omicidio Melziade a Canosa, il nipote è stato condannato a 7 anni per concorso in rapina

Sette anni per concorso in rapina. E’ questa la condanna inflitta dalla Corte di Assise di Trani nei confronti di Alfonso Massimiliano Flora, nipote di Maria Melziade, la donna di 75 anni e titolare di una gioielleria, morta a Canosa di Puglia il 17 novembre 2016 per le ferite riportate nel corso della violenta aggressione avvenuta nella sua abitazione. L’uomo è stato invece assolto dal concorso in omicidio preterintenzionale. Secondo l’accusa, Flora avrebbe avuto il ruolo di informatore e per lui aveva chiesto 13 anni e mezzo di reclusione. Assolti per non aver commesso il fatto Luigi Catalano, accusato di ricettazione per aver acquistato i gioielli rapinati alla vittima per cui erano stati chiesti tre anni di reclusione, e Gianfranco Colucci e Francesco Scardi, imputati per un’altra rapina a un altro anziano. Le accuse nei loro confronti si basavano sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Questo l’esito del processo con rito ordinario. Con rito abbreviato, invece, furono condannati in due distinti procedimenti tra il 2018 ed il 2019, rispettivamente a 18, 14 e 10 anni di carcere, Gianfranco Colucci ora 28enne, oltre al pentito Lorenzo Campanella ormai 60enne e Francesco Scardi di 52 anni. Per loro l’accusa è stata quella di omicidio preterintenzionale aggravato e rapina. Tutti e tre comunque erano già finiti in manette a dicembre del 2016. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti della squadra mobile, quel 17 novembre del 2016 la donna e il marito, ex proprietari di una gioielleria nel centro di Canosa ora gestita dalle figlie, erano appena tornati da un viaggio a Milano. Il marito era in garage mentre la signora salì in casa. Aprì la porta ai due rapinatori pensando che fosse stato il marito a suonare il campanello e fu aggredita: immobilizzata con del nastro adesivo, stordita dalle scariche elettriche di un taser, poi picchiata con schiaffi, calci e pugni, fino a restare esanime e sanguinante sul pavimento di casa. Morì in ospedale alcune ore dopo. I rapinatori riuscirono a fuggire con gioielli e denaro, ma vennero individuati e arrestati in pochi giorni.

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