Il titolare dell’allora azienda agricola “Agrinatura di Giancarlo Ceci” ed il responsabile della sicurezza sono indagati per la morte di Nunzio Cognetti, il 30enne andriese morto in un incidente sul lavoro avvenuto il 7 ottobre 2021, quando l’uomo venne risucchiato e soffocato da una macchina miscelatrice in azienda. Il pm Roberta Moramarco del Tribunale di Trani ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei loro confronti: un 60enne di Andria, datore di lavoro della vittima, ed un 47enne di Barletta, responsabile del servizio di prevenzione dei rischi. L’accusa è di omicidio colposo. Secondo quanto emerso dalle indagini Nunzio Cognetti sarebbe stato assunto con la mansione di bracciante agricolo e non di operaio specializzato. Per l’accusa, pochi istanti prima della tragedia, il 30enne stava versando un sacco di circa 20 chili in una macchina miscelatrice dotata di vasca per la produzione di pesto. La busta sarebbe caduta all’interno e a quel punto Cognetti avrebbe provato a recuperarla da solo chinandosi. A quel punto sarebbe stato risucchiato dal macchinario sino a metà corpo. Il decesso è sopraggiunto per “un’asfissia primitiva acuta e violenta da immobilizzazione toracica produttiva di arresto cardiocircolatorio irreversibile”. Erano le 17.45. Sempre secondo il pm l’azienda andriese, ubicata in contrada Sant’Agostino, avrebbe omesso di formare e informare la vittima sul corretto utilizzo dei macchinari.
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