Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

Operazione Farmghosters: 20 misure cautelari per imprenditori, professionisti e funzionari pubblici nel Foggiano

Venti misure cautelari di cui undici in carcere, quattro ai domiciliari, un divieto di dimora nella provincia di Foggia, quattro misure intedittive dell’esercizio di attività imprenditoriali nonché provvedimenti di sequestro preventivo finalizzati alla confisca per oltre cinque milioni di euro quale profitto illecito conseguito. E’ questo il bilancio dell’operazione Farmghosters, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia ed eseguita dai finanzieri della Compagnia di Cerignola e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del capoluogo dauno.

Indagati imprenditori, professionisti e funzionari pubblici per le ipotesi di reato di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite. Due i filoni d’indagine: il primo attiene un’ingente truffa previdenziale ed assistenziale, con centinaia di falsi braccianti agricoli e sussidi indebitamente percepiti per diversi milioni di euro; il secondo è teso a favorire, dietro pagamento di somme di denaro, l’ingresso nel territorio nazionale di extracomunitari mediante fittizie assunzioni lavorative.

Nella prima indagine è stata individuato un articolato sodalizio criminale con struttura piramidale avente base a Cerignola, che avrebbe perpetrato per anni una frode previdenziale ed assistenziale milionaria. Attraverso quattro società “fantasma” operanti nel settore agricolo sarebbero stati assunti nel corso del tempo 647 falsi braccianti agricoli per poi richiedere e percepire indennità previdenziali ed assistenziali per oltre 2 milioni di euro.

A seguito di una segnalazione dell’I.N.P.S. scaturita da un’ispezione, i finanzieri hanno documentato l’inattendibilità e la non rispondenza al vero delle dichiarazioni dei lavoratori. Sono quindi state avviate approfondite indagini che hanno permesso di individuare un imprenditore del basso tavoliere ritenuto al centro della maxifrode. Grazie alla collaborazione attiva di un consulente fiscale e del lavoro sarebbero state create imprese agricole “fantasma”, cioè esistenti solo sulla “carta”.

Durante le indagini, come detto, è emerso un secondo filone investigativo: il gruppo avrebbe infatti utilizzato società fittizie per agevolare l’ingresso di cittadini extracomunitari a fronte di assunzioni fasulle. Attraverso ulteriori società agricole “fantasma”, gli indagati avrebbero richiesto l’assunzione di 337 lavoratori extracomunitari garantendo agli extracomunitari il rilascio del visto di ingresso in Italia per motivi di lavoro a fronte del pagamento di una somma di denaro, pari a circa 3.000 euro a persona. Al centro del meccanismo un imprenditore agricolo cerignolano in concorso con 9 procacciatori, sia italiani che extracomunitari. Anche in questa indagine un ruolo centrale sarebbe stato ricoperto da un consulente fiscale e del lavoro.

Vedi anche

Back to top button