Sarebbero almeno cinque le persone sospettate per l’omicidio di Agostino Corvino, il 50enne venditore ambulante ucciso a colpi di arma da fuoco, giovedì sera in viale Giotto, a Foggia. È quanto emerge dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile che, nelle scorse ore, ha effettuato l’esame Stub (per rilevare la presenza di tracce di polvere da sparo) nei confronti di cinque pregiudicati della zona ed effettuato otto perquisizioni.
L’attività investigativa si sta concentrando negli ambienti della mafia foggiana, anche in virtù del passato criminale della vittima, nipote del boss Raffaele Tolonese e ritenuto un elemento di spicco della batteria Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese.
A sparare sarebbe stato un solo killer, armato di mitraglietta e con il volto coperto da un casco integrale. Corvino stava festeggiando il suo 50° compleanno in compagnia della moglie, davanti ad un chiosco di bevande. Lì è stato freddato da una raffica di colpi, che hanno raggiunto l’uomo all’addome e al torace. Una tempesta di fioco che non ha lasciato scampo alla vittima. Sull’asfalto i poliziotti hanno recuperato ben 14 bossoli.
Inutile la corsa in ambulanza verso l’ospedale: il 50enne è morto poco dopo il suo arrivo al Policlinico “Riuniti” di Foggia.
Un’esecuzione in pieno stile mafioso che suona come una pericolosa ripresa delle ostilità, nella guerra tra i clan per il controllo del territorio. Nel marzo scorso aveva perso la vita il cognato di Corvino, il 52enne Roberto Russo, anche lui ucciso a colpi di arma da fuoco, nel primo dei 13 agguati mortali messi a segno nel Foggiano in questo 2022.