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Cronaca

Presa la banda degli assalti a tir e bancomat, 19 arresti: dopo i colpi facevano i selfie coi soldi

Una vastissima operazione, 19 arresti effettuati tutti nel barese, per smantellare un’associazione a delinquere specializzata in particolare nell’assalto ai bancomat e rapine ai tir, in alcuni casi con il sequestro di persona. Si tratta di soggetti residenti tra Bari, Adelfia, Capurso, Casamassima, Cellamare, Mola di Bari, Sannicandro di Bari, Triggiano e Valenzano. L’operazione ha visto il coinvolgimento di circa 100 militari del Comando barese.

L’attività investigativa è partita dopo il tentativo di furto ad un ATM di Valenzano a settembre 2020 dove i malviventi utilizzarono un potente esplosivo per provare a portar via il bottino. Dei 19 arrestati, in 9 avrebbero messo in piedi un gruppo criminale consolidato per la loro attività predatoria con base operativa nell’officina di uno degli indagati, dove si decideva chi colpire e quando. In 3 erano a capo, gli altri erano gli “operativi”, responsabili – secondo quanto ricostruito – di ricettazione, furto di autocarri, rapina ad autotrasportatori e in abitazioni, tra cui uno tentato nell’appartamento di una coppia di anziani a Cellamare. 4 le rapine in totale, di cui 3 ai danni di autotrasportatori con sequestro di persona, 4 furti aggravati, 2 assalti a postamat e bancomat, un incendio doloso che ha coinvolto 5 autovetture e un episodio di resistenza a pubblico ufficiale. Una lunga lista di episodi tra il 2020 ed il 2021. I carabinieri hanno ricostruito il modus operandi degli assalti agli ATM che prevedeva l’utilizzo di congegni esplosivi denominati “marmotte”, o semplicemente tentavano di scassinare gli sportelli automatici. Le rapine ai mezzi pesanti invece avvenivano a mano armata, come accaduto a dicembre 2020 sulla strada provinciale che collega Rutigliano e Adelfia dove il conducente di un tir venne minacciato con una pistola, colpito con il calcio dell’arma, sequestrato e rilasciato solo al termine della rapina. Altri episodi sono stati sventati grazie all’intervento dei militari. Dalle indagini è anche emerso che gli arrestati in alcuni casi avrebbero utilizzato dei lampeggianti blu e palette simili a quelli in dotazione alle forze dell’ordine per avvicinare i tir presi di mira. Agivano insieme o anche separatamente, o una volt portato via il bottino si facevano dei selfie pubblicandoli in rete.

11 indagati sono finiti in carcere, 8 sono agli arresti domiciliari. I carabinieri hanno anche recuperato parte della merce rubata, 113 climatizzatori e 2 autocarri.

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