Concluse le indagini sull’inchiesta relativa ai presunti favori in cambio di voti e che vede coinvolto l’ex assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. Nei giorni scorsi la Procura di Lecce ha notificato l’avviso. 32 gli indagati in totale, di cui 29 persone fisiche e 3 società. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio. I 32 indagati, tra cui l’ex assessore Delli Noci, ora rischiano il processo. L’indagine, che riguarda il periodo compreso tra il 2018 ed il 2021, riguarda presunti favori elargiti nei confronti di alcuni imprenditori (per possibili investimenti in ambito turistico-ricettivo) in cambio di sostegno elettorale. L’attività investigativa è stata condotta dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della procura salentina. Tra gli indagati c’è anche Maurizio Laforgia, ingegnere, figlio del presidente dell’Aqp Domenico Laforgia, l’imprenditore Corrado Congedo, e le società che fanno riferimento ad un altro imprenditore, Alfredo Barone. Il 5 giugno scorso la Procura di Lecce aveva chiesto gli arresti domiciliari nei confronti di Alessandro Delli Noci. Lo stesso assessore aveva poi rassegnato le dimissioni l’11 giugno, facendo sì che gli inquirenti revocassero la richiesta di arresto per mancanza delle esigenze cautelari. Delli Noci non è ricandidato alle elezioni regionali in programma in Puglia il 23 ed il 24 novembre prossimi.
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