Cronaca

Processo Bari Nord, le richieste dei pm: una assoluzione e 15 condanne oltre a quella a Ferrotramviaria

Una assoluzione ma anche quindici condanne assieme a Ferrotramviaria. Sono queste le richieste dei pubblici ministeri alla corte ed arrivate oggi dopo cinque udienze per la requisitoria dell’accusa nel processo sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016. Nell’aula bunker del carcere di Trani i pm, Dr. Pesce e Dr. Catalano hanno richiesto l’assoluzione per il solo Antonio Galesi, responsabile unità tecnica movimento stazioni. Condanne più elevate, invece, quelle richieste ai vertici di Ferrotramviaria con 12 anni di carcere rispettivamente per il Conte Enrico Maria Pasquini, presidente della società sino al 2013 oltre al direttore generale Massimo Nitti ed il direttore d’esercizio Michele Ronchi. Nove anni, invece, la richiesta per Giulio Roselli, dirigente della divisione infrastrutture di Ferrotramviaria.

Per Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, i due capistazione rispettivamente di Andria e Corato in quella mattina del 12 luglio la richiesta è di sei anni, così come per Nicola Lorizzo, il capotreno unico sopravvissuto tra i dipendenti di Ferrotramviaria nella tragedia. Sempre a sei anni la richiesta di condanna per Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale della Ferrotramviaria. Tutti a sei anni anche le richieste di condanna per Giandonato Cassano, coordinatore di ufficio-responsabile dell’unità di formazione e regolamenti rete sociale, per Tommaso Zonno, coordinatore responsabile dell’unità tecnica trazione e scorta ferroviaria, per Vito Mastrodonato, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria, per Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, “cuot” di Ferrotramviaria, per Virginio Di Giambattista, direttore generale per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi ed il Trasporto Pubblico Locale, per Alessandro De Paola e Pietro Marturano avvicendatisi nel ruolo di direttore dell’Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi di Puglia, Basilicata e Calabria.

Per Ferrotramviaria, infine, richiesta una sanzione di euro 1.125.000 oltre alla confisca di euro 664.000 e revoca di autorizzazioni alla circolazione per un anno.

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