“Stesse zone, stessi giorni. La tua settimana resta uguale”. E’ stato questo uno dei primi claim con cui è partita, il 21 novembre scorso, la nuova raccolta differenziata nella città di Andria, dopo l’inizio del servizio il 1 luglio, a cura di Gial Plast e Si.Eco. E i problemi relativi alla raccolta sono stati molteplici anche perché c’è inevitabilmente una grande difficoltà a far cambiare alcune abitudini consolidate se comunque si vuole dare un importante indirizzo al nuovo servizio. Quello che però è necessario evidenziare è la confusione creata a livello comunicativo che, di conseguenza, ha creato non poca ulteriore difficoltà anche negli utenti. Nello stradario messo a disposizione dalle ditte, per esempio, mancano diverse vie e strade della città oltre ad esserci molti errori con vie e strade duplicate e quindi assegnate a due differenti zone di raccolta. Lo ricordiamo per i più distratti: la città di Andria è divisa in quattro zone della città e, a titolo di esempio, strade principali come via Don Luigi Sturzo o via Onofrio Iannuzzi sono indicate in due diverse zone di raccolta.
E poi ci sono le vie completamente assenti come un’altra via particolarmente importante come via Vespucci. Il tutto condito dalla disorganizzazione nella consegna del pacchetto di brochure che dovrebbero dare indicazioni sui giorni di raccolta. Anche in questo caso zone errate in strade o vie che, appunto, non avrebbero dovuto cambiare minimamente i giorni di raccolta se non per la soppressione di un giorno di indifferenziato in favore del vetro. Questa confusione nella comunicazione ha inevitabilmente creato non pochi problemi di conferimento. Una confusione che si aggiunge alle rimostranze di parte dei lavoratori delle due aziende che porteranno il 5 e 6 dicembre ad una due giorni di sciopero per una serie di ragioni che riguardano i livelli organizzativi, la sicurezza sul lavoro ed il pagamento degli stipendi. Non un buon inizio soprattutto se si sceglie, correttamente, di essere molto più rigidi nella selezione dei conferimenti bollando i sacchetti errati o, a breve, applicando sanzioni. La comunicazione sarebbe dovuta esser chiara e senza errori di nessun genere proprio per evitare qualsiasi tipo di contestazione. La speranza è quella di cambiare immediatamente rotta e, soprattutto, che a tutti sia chiaro che differenziare i rifiuti in modo corretto è una conquista di civiltà e di rispetto ambientale che permette di preservare la salute di tutti.