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Cronaca

Ragazza schiaffeggiata: Barletta non conosce pace, e sui social i genitori segnalano altri episodi di bullismo

Scene che non vorremmo mai vedere, ma che purtroppo sono all’ordine del giorno. E’ accaduto a Barletta, in pieno centro. La lite ripresa da un telefonino racconta un vero e proprio atto di bullismo. Una ragazza di 15 anni ha schiaffeggiato e insultato una 13enne a quanto si apprende per futili motivi. Dopo gli schiaffi, la giovane ha tirato per capelli la sua rivale scaraventandola a terra nell’indifferenza dei coetanei presenti. Il video è diventato virale in poco tempo, spopolando sui social e sulle chat di whatsapp. Per la vittima dell’aggressione un’ulteriore umiliazione sfociata in cyberbullismo. Immagini che stanno facendo soprattutto indignare. Alcuni commenti sotto il video sono di genitori che segnalano altri simili episodi verificatisi anche in altre città pugliesi e che hanno coinvolto i propri figli. La differenza, nel caso di Barletta, è che un telefonino ha immortalato la scena consegnando le immagini al web e al dibattito pubblico. Tornano prepotenti i temi legati a bullismo e cyberbullismo, argomenti che negli ultimi due anni sono passati in secondo piano. Coincidenza ancor più spietata per Barletta, già alle prese con l’escalation di violenza e omicidi in soli 6 mesi. Puntuale è arrivata la nota di denuncia da parte dell’ordine degli psicologi di Puglia. «L’odio per il prossimo prolifera a macchia d’olio e la sempre più carente offerta culturale e la mancanza di modelli di riferimento non aiuta a frenare il dilagante fenomeno soprattutto tra i minorenni», ha commentato il presidente dell’ordine Vincenzo Gesualdo che poi ha aggiunto: «Uno degli errori, del tutto comprensibile, che commette la vittima di cyberbullismo è quello di non parlarne con nessuno, assumendo quindi un atteggiamento passivo che altro non è che linfa vitale per i carnefici. Occorre individuare un’area di intervento – ha concluso Gesualdo – che è quella dell’infanzia e dell’adolescenza in cui famiglie e istituzioni orientino i processi formativi e di socializzazione alla ricostruzione di sentimenti di identità».

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