Dopo la denuncia del Comune di Fasano per la sparizione del computer che era in sua dotazione per il lavoro, eccolo riapparire casualmente sempre all’interno dell’ufficio dove lavorava. E’ la particolare storia del MacBook di Patrizia Nettis, la giornalista trovata morta il 29 giugno nella sua abitazione nel centro storico di Fasano. Uno dei lati oscuri della vicenda su cui c’è una indagine della Procura di Brindisi si schiarisce ed ora il portatile sarà analizzato dal consulente tecnico a cui i pm di Brindisi hanno dato incarico di analizzare anche il cellulare e l’apple watch della giornalista ed il telefono dell’unico indagato e cioè un imprenditore fasanese. Un atto dovuto per proseguire l’indagine che, al momento, risulta esser per istigazione al suicidio e stalking. La famiglia della donna 41enne non ha mai creduto al suicidio e vuole vederci chiaro. Ha chiesto già per due volte, attraverso i propri legali, di riesumare il corpo per effettuare autopsia.
Sulla sparizione del computer dell’ente in dotazione a Patrizia Nettis si era creato uno dei casi di questa vicenda. Il Mac è stato ritrovato sotto alcuni libri in un cassetto, all’interno della stanza in cui lavorava, da uno degli addetti del comune nelle scorse ore.