Avevano adibito un box a vera e propria base di spaccio, dotandolo persino di un impianto di videosorveglianza perimetrale che permetteva di avere contezza di tutto ciò che accadeva all’esterno e consentiva di monitorare sia il via-vai di clienti che l’eventuale presenza di forze di Polizia. Una centrale dello spaccio della droga, messa su a San Severo e scoperta dai Carabinieri, che all’alba di oggi hanno dato esecuzione a 12 ordinanze cautelari, emesse a carico di persone di età compresa tra i 21 e i 46 anni, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia e dopo emissione del Gip del Tribunale dauno. Sette persone sono finite in carcere, 4 ai domiciliari, per una è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’indagine ha preso il via a novembre del 2023. I Carabinieri, partendo dal sequestro di una modica quantità di sostanza stupefacente per uso personale operata a carico di un acquirente del posto, sarebbero riusciti ad individuare il box prefabbricato destinato al deposito e alla cessione di cocaina, hashish e marijuana. Le cessioni, concordate telefonicamente con gli acquirenti, sarebbero poi state effettuate per l’intero arco della giornata. L’indagine ha permesso, inoltre, di far emergere che un sanseverese, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe curato l’approvvigionamento della sostanza stupefacente, ceduta poi di volta in volta a prezzi prestabiliti e compendiati in un listino affisso all’interno dell’immobile, con dosi da 50 euro per la cocaina e da 5 o 10 euro per marijuana e hashish. Numerosissimi gli episodi di spaccio documentati attraverso filmati e audio. I riscontri effettuati hanno consentito di scoprire anche il porto abusivo e l’introduzione nel box, da parte di uno degli indagati, di una pistola calibro 7,65. A sostegno degli elementi emersi sono stati effettuati 2 arresti in flagranza di reato, una persona è stata invece deferita per porto abusivo di armi e 5 assuntori sono stati segnalati alla Prefettura di Foggia. Sequestrati 700 grammi di droga.
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