Avrebbe picchiato a morte il titolare di un’agenzia assicurativa perché non gli aveva fatto usare il bagno. Si è aperto davanti alla Corte d’Assise di Bari il processo a carico di Francesco Bradascio, il 49enne accusato dell’omicidio di Luigi Labarile, 71 anni, ucciso il 22 settembre 2023 a Santeramo in Colle.
L’accusa nei confronti dell’imputato era inizialmente di omicidio preterintenzionale in quanto, dalle prime ricostruzioni, si pensava che la vittima fosse morta dopo essere caduta, ed aver battuto violentemente la testa sul pavimento. È stata poi riqualificata in omicidio volontario, aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi.
In base a quanto emerso nel corso delle indagini, la mattina del delitto Bradascio sarebbe entrato nell’agenzia assicurativa, in corso Tripoli, chiedendo al titolare di poter usufruire dei servizi igienici. Al rifiuto dell’assicuratore, sarebbe scattata la brutale aggressione. La vittima sarebbe stata colpita “con ferocia e crudeltà, ripetutamente al volto e al corpo, in maniera prolungata”, come riportato nel capo d’imputazione.
Colpi così violenti, secondo la Procura di Bari, che causarono il decesso della vittima, persona molto conosciuta a Santeramo in Colle, dove aveva anche ricoperto il ruolo di consigliere comunale.
Bradascio, affetto da semi infermità mentale, venne arrestato dai carabinieri poco dopo l’omicidio, dopo essere stato rintracciato nei pressi dell’agenzia assicurativa. Nel corso dell’ultima udienza è stato ascoltato il responsabile del centro di igiene mentale in cui l’uomo in passato era stato in cura, oltre al medico legale che aveva eseguito l’autopsia sul corpo del 71enne, Davide Ferorelli del Policlinico di Bari.
Nel processo si sono costitute parte civile la moglie e le due figlie di Labarile. La prossima udienza è stata fissata per lunedì 12 maggio.