Cronaca

Scolaresca siciliana intossicata durante una gita in Puglia: verifiche su campioni di carne consumata in un hotel di Fasano

Sono scattate le verifiche, da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Putignano, su alcuni cibi ingeriti dalla scolaresca siciliana rimasta probabilmente intossicata, alcuni giorni fa, durante una gita in Puglia. A comunicarlo è la Asl di Brindisi, rendendo noto che sono in corso analisi su dei campioni di carne, tra pollo e suino, serviti a studenti e docenti.

Il gruppo, composto da 158 persone, dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo, era impegnato in una visita di istruzione in Valle d’Itria e soggiornava in un albergo di Fasano.

In base alla ricostruzione, inizialmente una trentina ragazzi hanno cominciato ad accusare improvvisamente forti dolori addominali, accompagnati da senso di nausea e vomito. Col passare delle ore, anche altri studenti e professori hanno avvertito gli stessi malesseri, tanto da dover chiedere l’intervento degli operatori del 118.

In totale, si sono registrati una settantina di presunti casi di intossicazione alimentare. 53 persone – informa l’azienda sanitaria –  sono state trattate per sintomi gastroenterici in hotel, 11 nei punti di primo intervento territoriale e 5 nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Ostuni.

Alla luce di quanto accaduto, il SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) e il SIAV B (Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale) hanno inviato all’Istituto zooprofilattico alcuni campioni degli alimenti consumati in albergo, all’Arpa Puglia i tamponi ambientali effettuati sulle superfici di lavoro, oltre ad un campione di acqua del rubinetto della cucina dell’albergo.

Il direttore della struttura e il cuoco, responsabile operativo Haccp (il sistema aziendale di controllo degli alimenti), hanno riferito, che tutto il personale di cucina è stato in servizio negli ultimi giorni e si trovava in buone condizioni di salute. Nell’albergo erano inoltre presenti altri 70 ospiti che non hanno lamentato disturbi. Dopo le cure, il gruppo di studenti e docenti ha fatto ritorno in Sicilia.  

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