Ville, capannoni, terreni, società e auto di lusso, oltre a diversi conti correnti e denaro contante: è un patrimonio milionario quello posto sotto sequestro dai Carabinieri del Comando provinciale di Bari nei confronti di Roberto Dello Russo, pregiudicato, accusato di essere a capo di un’associazione a delinquere, specializzata nel traffico di droga, attiva sul territorio di Terlizzi.
Il provvedimento, finalizzato alla confisca, è stato emesso dal Tribunale del capoluogo, Sezione Misure di Prevenzione, a firma della presidente Giulia Romanazzi, su proposta della Procura di Bari. Il risultato di una indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Dello Russo, ritenuto il boss dell’omonimo clan, che gestiva le piazze di spaccio a Terlizzi e nelle zone limitrofe.
L’uomo, che si trova in carcere, è stato recentemente condannato in primo grado dal Tribunale del capoluogo a 20 anni di reclusione, a seguito dell’operazione “Anno Zero” che, nel gennaio 2020, aveva decapitato il gruppo criminale terlizzese, con l’arresto di 27 persone.
Dopo la cattura, gli inquirenti hanno svolto accertamenti patrimoniali nei confronti del pregiudicato, risalendo alle numerose proprietà accumulate, e in parte riconducibili anche ai suoi familiari.
Sotto sequestro sono finiti cinque terreni situati nelle campagne di Terlizzi, per una estensione di oltre 2 ettari, beni immobili, tra i quali un appartamento, una grande villa e due capannoni industriali. E poi due società di capitali, la “Nuova Adriatica Car s.r.l.” e “M.Auto s.r.l.”, operanti nel settore del riciclaggio industriale di metalli e nelle concessionarie di autovetture e mezzi pesanti. Sequestrati anche conti correnti, presso cinque diversi istituti di credito e 36 veicoli, tra auto di lusso, mezzi industriali e autoarticolati. Un patrimonio dal valore complessivo di oltre 20 milioni di euro.