Le sue amiche non la sentivano da quasi 24 ore, si sono insospettite e hanno lanciato l’allarme. Ma quando i sanitari del 118 sono entrati nel suo appartamento era già morta. Sara Scrimieri, 33enne di Galatina, è stata ritrovata ormai priva di vita nel letto della sua abitazione a Valencia in Spagna, lo scorso 13 gennaio.
Una morte inspiegabile ed improvvisa che ha gettato nel dolore e nello sconforto l’intera comunità salentina. Le autorità giudiziarie iberiche hanno infatti dato il nulla osta, per il rientro della salma in Italia, dopo che l’autopsia ha di fatto escluso cause violente del decesso. La giovane è morta per cause naturali.
Sara era una ragazza piena di vita. Aveva viaggiato tanto prima di stabilizzarsi nel 2018 a Valencia. Nella città spagnola lavorava come account manager per Vodafone. Era stata a Milano e per un certo periodo in Francia. E non aveva paura del cambiamento. Aveva lasciato il suo paese d’origine e i suoi affetti per realizzarsi lavorativamente ma la sua famiglia era sempre nei suoi pensieri e, quando poteva, faceva sempre rientro in Salento. La città di Galatina si è stretta attorno ai familiari della 33enne in attesa di poter celebrare le esequie.