Cronaca

Trani, la Guardia di Finanza confisca beni per 4,5 milioni di euro ad imprenditore condannato per maxi frode su bonus edilizi

Un fiume di denaro ottenuto illecitamente, grazie a crediti d’imposta fantasma legati ai bonus edilizi. Era il cuore della maxi-operazione “Cassetto Distratto”, condotta due anni fa dalla Guardia di Finanza della Bat e oggi sfociata nella confisca definitiva ordinata dal Gup del Tribunale di Trani di beni per un valore di quasi 4,5 milioni di euro. Cinque unità immobiliari, undici autoveicoli, denaro, conti correnti e perfino crediti d’imposta sono finiti nelle mani dello Stato. I beni confiscati sono parte di quanto già sottoposto a sequestro preventivo nel 2023 nei confronti di 5 persone fisiche e 4 società, tutte della provincia, per un valore complessivo di oltre 72.000.000 di euro. La confisca eseguita nelle scorse ore è stata disposta a carico di uno degli imputati, Graziano Apruzzese, 47 anni, di Trani, amministratore di una rete di supermercati nella provincia. Apruzzese era stato arrestato nel gennaio 2024, poi condannato ad una pena di 3 anni e 8 mesi da scontare ai domiciliari. Secondo gli inquirenti, tra la fine del 2021 e il 2023, gli indagati avrebbero creato un colossale sistema fraudolento per ottenere sostegni pubblici mai spettanti, presentando all’Agenzia delle Entrate comunicazioni fasulle relative a lavori edilizi mai realizzati. In alcuni casi, i lavori riguardavano immobili inesistenti o intestati a persone completamente ignare. I crediti fiscali – del tutto inesistenti – venivano poi ceduti ad altre società, comunque riconducibili agli stessi indagati, e utilizzati per compensare debiti con l’Erario, generando un enorme risparmio fiscale illegittimo. Un sistema articolato, che le Fiamme Gialle sono riuscite a smontare incrociando bilanci, conti correnti e comunicazioni digitali, fino a ricostruire l’intera rete di frode.

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