Si è concluso con dieci condanne, la più alta è di 16 anni e sei mesi di reclusione, il processo con rito abbreviato che si è celebrato a Bari nei confronti dei presunti esponenti del clan Buonarota-De Rosa che i carabinieri arrestarono nel 2020 smantellando un traffico di sostanze stupefacenti nelle cosiddette ‘case maledette’ a Trinitapoli. Per quattro degli imputati è stata riconosciuta l’aggravante mafiosa.
La condanna più elevata è stata inflitta a Nicola Buonarota, ritenuto al vertice del clan; mentre suo fratello Michele è stato condannato a 7 anni e un mese. Giuseppe Campanella è stato condannato a 8 anni e un mese, Alberto Campanella a 4 anni e 9 mesi, Cosimo Damiano Miccoli a 5 anni, Angelo Racanati a 4 anni e un mese, Michele Straniero a 6 anni e 10 mesi, Matteo Tufariello a 4 anni e un mese, Cosimo Vanni a 5 anni e Giuseppe Vitobello a 5 anni e un mese.