Vendeva botti illegali attraverso i social network, per poi consegnare la merce di persona nei pressi di un deposito, nel centro di Molfetta. È finito nuovamente nei guai un ragazzo di 22 anni, già protagonista dei tumulti scoppiati la notte di San Silvestro dello scorso anno in Piazza Vittorio Emanuele, teatro di una vera e propria guerriglia urbana in occasione dei festeggiamenti di Capodanno.
Il giovane è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Bari con l’accusa di ricettazione, detenzione illegale di artifizi pirotecnici artigianali ed omessa denuncia di fuochi, per i quali è necessaria la comunicazione entro 72 ore dall’acquisto.
Le manette sono scattate a seguito di indagini condotte dalle Fiamme Gialle che hanno fatto luce sul commercio illecito. Il 22enne, in base a quanto emerso, vendeva al dettaglio ingenti quantitativi di esplosivo, utilizzando i canali social, in particolare Instagram e Tik Tok. A transazione avvenuta, il ragazzo consegnava la merce personalmente, dando appuntamento all’acquirente nei pressi di un magazzino di proprietà dei suoi genitori, al pian terreno di una palazzina abitata, nel centro di Molfetta.
Nel locale, privo di aerazione e dotato di impianto elettrico funzionante con diversi dispositivi elettrici collegati alla rete, erano depositate diverse batterie per automobili. Al suo interno i militari hanno rinvenuto 216 petardi del peso di 40 grammi ciascuno, altri 21 manufatti artigianali del peso di 32 grammi, nonché due batterie di fuochi da 500 grammi l’una.
Per liberare il deposito dal pericolosissimo materiale esplosivo, si è reso necessario l’intervento degli artificieri antisabotaggio della Questura di Bari.